
Le Cascate del Serio: un patrimonio bergamasco da esplorare
Una meraviglia a portata di passeggiata, a pochi chilometri da Bergamo, per ammirare la forza maestosa della natura. Le Cascate del Serio, con il loro triplice salto da 315 metri complessivi, sono le seconde più alte d’Italia dopo quelle dello Stroppia, in provincia di Cuneo. Le cascate del Serio si trovano nel territorio di Valbondione, in Alta Val Seriana, e nascono a un’altezza di circa 1.750 metri, nei primi chilometri del percorso del fiume Serio, dove si formano i laghi di Barbellino Superiore e Inferiore.
Questa meraviglia, tuttavia, non è sempre stata visibile. Nel 1931, proprio nel luogo in cui sorgeva un piccolo lago naturale, venne edificata una diga per la produzione di energia elettrica che interruppe il corso del fiume e, di fatto, cancellò le cascate. Soltanto nel 1969 la diga riaprì le barriere per far rivivere la bellezza di questi tuffi d’acqua che sgorgano dalle montagne.
L’apertura delle Cascate
Da allora, in accordo con Enel, l’evento di apertura viene organizzato diverse volte durante l’arco dell’anno, anche in notturna. Del resto, per assistere a questo spettacolo della natura, basta una passeggiata di circa un’ora e mezza per i boschi delle Orobie. Un’escursione alla portata di tutti e poco impegnativa.
La popolazione locale è profondamente affezionata a queste cascate a tal punto da aver creato, attorno ad esse, fantasiose leggende o storie, tramandate di generazione in generazione. Una, in particolare, vale la pena di essere riscoperta: una favola d’altri tempi ambientata in questi territori.
La leggenda
C’era una volta una nobildonna perdutamente innamorata di un giovane pastore. Il ragazzo respinse la corte della dama poiché già innamorato di una ragazza di umili origini. Dominata dalla frustrazione e dalla gelosia, la nobildonna fece rinchiudere la rivale in amore nelle buie carceri del suo castello, che sorgeva su una rupe tra le alture del Barbellino.
La povera prigioniera, disperata, pianse e pianse; le lacrime formarono un ruscello, le cui diramazioni divennero impetuosi torrenti che travolsero ogni cosa, facendo franare il castello della perfida dama e modificando per sempre l’ambiente circostante. Il fiume di lacrime precipitò dalla cima del monte, formando il triplice salto delle cascate del Serio, oggi gioia per gli occhi di migliaia di escursionisti.
Come e quando
I percorsi con i quali è possibile giungere alle Cascate sono due, uno invernale e uno estivo. Il primo, denominato Cai 332, porta all’Osservatorio floro-faunistico di Maslana e attraversa l’incantevole e omonimo antico borgo; il secondo, invece, è il Cai 305 e porta fino al rifugio Antonio Curò, offrendo oltretutto meravigliose viste sull’intera vallata. La fitta vegetazione lo rende perfetto anche per le giornate più afose.
Ecco le date in cui avverrà l’apertura delle cascate per il 2018:
• 14 luglio: apertura notturna dalle ore 22.00 alle 22.30;
• 19 agosto: apertura dalle ore 11.00 alle ore 11.30;
• 16 settembre: apertura dalle 11.00 alle 11.30;
• 14 ottobre: apertura dalle 11.00 alle 11.30.
Molto consigliata è l’apertura serale di luglio. Oltre che essere accompagnata da una interessante manifestazione enogastronomica, è infatti valorizzata dall’azione dei volontari della Croce Blu di Gromo, che accendono dei potenti motofari per illuminare i tre salti delle cascate. La partecipazione richiede l’uso di torce o pile frontali per la discesa in notturna, resa davvero emozionante dal serpentone di lucine che si snoda sinuoso sul sentiero verso valle.
Le Cascate del Serio, così come diverse altre attrattive, sono tra gli elementi di maggior richiamo e valorizzazione delle Valli Bergamasche, un luogo ideale dove pensare ad una seconda casa per ritrovare – tra intrattenimento, sport e sapori – benessere e relax.