
Nel borgo medioevale di Bianzano il tempo pare essersi fermato, piccoli cortili nascosti, vecchi pozzi, motivi geometrici che ricordano lo scandire di giornate passate.
Edifici che con la loro storia hanno visto lo splendore di casate, inseguite da matrimoni combinati per allargare i territori e proteggere con alte mura il castello durante il periodo della Repubblica di Venezia.
L’antico Castello di Bianzano sorge al centro del borgo, la cui storia ancor oggi è avvolta nel mistero: un edificio a pianta quadrata i cui spigoli sono in asse con i quattro punti cardinali. Le due cinte murarie, sono solo dei resti, che circondano la struttura al cui centro sorge un’imponente torrione.
Al suo interno l’edificio si arrichisce di bellezze con gli affreschi raffiguranti le virtù cardinali, alcuni motivi geometrici e una serie di piccoli putti. Non mancano come da tradizione artistica decorativa una serie di losanghe nere.
L’origine del nome e gli eventi storici
Il castello prendere il nome dalla famiglia Suardi, che durante il periodo della repubblica veneziana decise di rimuovere i merli dalle mura per farlo assomigliare maggiormente ad una dimora e meno ad un forte. Il loro stemma, in seguito al matrimonio tra Bernarda Visconti e Giovanni Suardi si affiancò a quello dei Visconti. Questo evento storico viene rievocato ogni anno il primo fine settimana di agosto, dove nel 1367 Giovanni, sposò Bernarda figlia di Bernabò, reggente del Ducato di Milano, ricevendo in dono il castello stesso.
Attorno al Castello si sviluppa il borgo medioevale di Bianzano, posizionato sulla collina naturale che si affaccia sul lago di Endine, dove tutto tace soave.
Una moltitudine di simboli sono sparsi nell’edificio, questi fanno pensare che in origine il castello fosse una sede dei templari, i cavalieri dell’antico ordine religioso cristiano.
Dal 1960/70, l’edificio si presenta in buone condizioni strutturali; costituisce una residenza estiva dei proprietari e tutto l’anno viene abitato da una coppia di inquilini, che fanno anche da custodi nel piano rialzato all’imbocco della torre.