
Autunno nelle Valli Bergamasche: quattro rifugi da non perdere
Le giornate si accorciano e l’autunno è alle porte: sebbene molti abbiano già detto addio alle lunghe giornate passate all’aria aperta, tipiche della stagione estiva, le temperature ancora miti di questo periodo rendono difficile l’idea di rimanere chiusi in casa e di salutare le lunghe passeggiate e le visite ai rifugi.
Le nostre Orobie, in particolare, riservano in autunno un repertorio di scenari suggestivi da non perdere: tra cieli tersi e limpidi, la tranquillità dei rifugi nella bassa stagione e l’esplodere dei colori al tramonto e all’alba, l’autunno è la stagione perfetta per vivere appieno le emozioni della montagna più autentica.
Ecco quindi alcune idee di rifugi da poter visitare in questa stagione, in compagnia di amici e familiari, per staccare dalla quotidianità e immergersi nella natura delle valli bergamasche.
Rifugio Parafulmine (m.1.536)
Il rifugio Parafùlmen, posto all’imbocco della Val Seriana, è accessibile sia d’estate che d’inverno. Si trova sotto le pendici del Pizzo Formico e si raggiunge con una comoda passeggiata di circa un’ora, lungo il Segnavia CAI 545, dai parcheggi del Monte Farno.
Aperto tutto l’anno (durante la stagione invernale solo nei fine settimana), permette all’escursionista più allenato di raggiungere la vetta del Pizzo Formico (un’ora dal rifugio) o di cimentarsi nel Giro dei Pizzi.
Naturalmente, al rifugio è possibile assaporare la tipica cucina bergamasca: salumi e formaggi, casoncelli, polenta con selvaggina.
Rifugio Gherardi (m.1.647)
Il Rifugio Gherardi è facilmente accessibile da Quindicina di Pizzino, in Val Taleggio. Adatto proprio a chi muove i primi passi in montagna, è raggiungibile in circa un’ora seguendo il segnavia CAI 120. Gestito da un gruppo di volontari, offre sia d’estate che d’inverno numerose ascensioni alle adiacenti montagne, come il Monte Sodadura, l’Araralta ed il Pizzo Baciamorti.
Famoso per la sua cucina, è quasi un obbligo fermarsi per gustare i pizzoccheri e la polenta taragna, come anche i formaggi e i salumi della casera di Pizzino, prodotti tipici della Val Taleggio.
Rifugio Alpe Corte (m.1.415)
Il Rifugio Alpe Corte è la prima tappa del famoso Sentiero delle Orobie. È raggiungibile lungo il sentiero CAI 220 con una comoda passeggiata di circa un’ora, sempre adatta a tutti e percorribile sia d’estate che d’inverno. Gestito da tre diverse cooperative e di recente ristrutturazione, è il primo rifugio orobico accessibile anche alle persone disabili. Viene infatti chiamato “rifugio senza barriere”. Con una comoda passeggiata di circa un’ora, adatta a tutta la famiglia, è possibile partire dal rifugio e raggiungere il vicino Lago Branchino.
Sono numerose le iniziative proposte al rifugio, tra cui Halloween e Capodanno. Vengono anche proposte iniziative per le scuole e per i più piccoli.
Rifugio Escursionistico Cespedosio (m.1.075)
Per chi preferisce l’auto, ma vuole comunque godere delle prelibatezze e degli scenari paesaggistici offerti dalla Val Brembana, c’è il bellissimo Rifugio Escursionistico Cespedosio, posto sotto le pareti del Monte Venturosa. È famoso per la sua cucina caratteristica, composta da piatti tipici tutti a km zero, dalla tipica polenta cunsàda ai ravioli con ripieno di ortica. Un viaggio di sapori da gustare in compagnia, in un’atmosfera di pace e tranquillità assoluta.
Per chi, poi, volesse smaltire il pranzo può sempre salire il Monte Venturosa lungo il segnavia CAI 136/102.
Le bellezze paesaggistiche di queste valli non conoscono stagione e rimangono luoghi di tranquillità e relax, perfetti quindi per una seconda casa in montagna, un luogo di rifugio per ritrovare la serenità dallo stress quotidiano.